giovedì 19 marzo 2009

Il Veneto si smarca dal software proprietario



La Regione del Veneto con la legge n. 19 del 14 novembre 2008 sostiene il pluralismo informatico attraverso l'impiego e la diffusione di formati aperti e prediligendo l'uso di software libero: il software libero è visto come espressione del principio di economicità dell'amministrazione pubblica.
La legge ha influenza su tutti i soggetti pubblici (province, comuni, Comunità Montane) e privati controllati dalla Regione stessa (Società di servizi esternalizzate).
La sua portata è importante perché tutti i soggetti citati, laddove intendano avvalersi di un software non libero, saranno costretti a motivarne la scelta.
Sarà compito della Regione Veneto promuovere attività di formazione ed informazione sui nuovi software liberi adottati dirette alle amministrazioni locali ed alle piccole e medie imprese. Non solo, la promozione del software libero avverrà anche tramite la ricerca e lo sviluppo di applicativi da rilasciare sotto licenza libera e che possano quindi essere utilizzati da altre amministrazione.
Tra l'altro, dalla data di applicazione della legge, tutti i soggetti coinvolti hanno l'obbligo di utilizzare archivi elettronici che garantiscano l'interoperabilità e l'accesso ai dati: non ci potrà essere nessuna limitazione, sia essa tecnica o giuridica, derivante da marchi, brevetti o licenze. Il primo cambiamento evidente che accogliamo
(continua alla U.R.L. http://ubuntuwin.blogspot.com/2009/03/il-veneto-si-smarca-dal-software.html )

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