18/04/2009
“La scuola del futuro: politiche scolastiche e politiche territoriali a confronto” è il titolo del convegno che Provincia di Vicenza e Snals-Confsal (Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola) organizzano per sabato 18 aprile dalle 9 alle 13.30 nell’Aula Magna dell’Università di Vicenza in stradella San Nicola.
“Il federalismo scolastico previsto dalla nuova riforma della scuola –esordisce l’Assessore Provinciale all’Istruzione Morena Martini- è una grande opportunità, che deve essere colta mettendo a confronto tutte le persone, le forse sociali e le istituzioni che, a vario titolo e per diverse problematiche, sono coinvolte nella scuola e per la scuola”.
Di qui l’idea di un seminario che, dopo i saluti di Attilio Schneck per la Provincia, Elena Donazzan Assessore regionale all’istruzione, Achille Variati Sindaco di Vicenza e Franco Venturella dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, propone le riflessioni di Maria Grazia Nardiello e Alberto De Toni del Miur, Carmela Palumbo dell’Ufficio Scolastico Regionale, Morena Martini Assessore Provinciale, Doriano Zordan e Marco Paolo Nigi dello Snals, Leopoldino Lago moderatore.
Il Seminario rappresenta un importante appuntamento per conoscere dai protagonisti le linee fondamentali della riforma dell’istruzione scolastica superiore. “E’ necessario –commenta la Martini- concentrasi sulla valorizzazione delle potenzialità del territorio, instaurando rapporti stabili tra le istituzioni scolastiche e i soggetti che hanno interesse ad operare nel campo dell’istruzione e della formazione. Ciò è essenziale per ridare slancio alla modernizzazione del Paese e alla sua competitività sulla scena globale, creando in ogni Regione un patto che faccia della scuola uno strumento strategico per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dei contesti territoriali. Se pensiamo alla nostra realtà economica produttiva, vanno ulteriormente rafforzate, anche se già sono attive, le collaborazioni con le associazioni di rappresentanze economica, per dare efficacia ai legami tra l’istruzione e la formazione e per venire incontro alle prospettive offerte dal mondo del lavoro.”
Sarà compito della Regione e degli Enti locali ricercare i percorsi più idonei per dare le risposte operative al cambiamento. La Provincia, in particolare, avrà un ruolo importante nel processo di riorganizzazione della scuola superiore.
La futura riforma della scuola superiore prevede, quanto all’istruzione liceale, che i percorsi a indirizzo tecnologico non siano più liceali ma tecnici. Quanto, invece, all’istruzione tecnica, si fa la distinzione tra gli indirizzi tecnici e gli indirizzi professionali, evitando le sovrapposizioni. Nell’ambito dell’istruzione tecnica, potranno essere costituiti percorsi post-diploma alternativi a quelli universitari. Tali percorsi potranno completare la preparazione tecnica acquisita con il diploma su specifici settori richiesti dal territorio. Quanto all’istruzione professionale, per finire, la riforma prevede percorsi professionali con il conseguimento del diploma statale con l’esame di Stato quinquennale.
“E’ nostra volontà –conclude la Martini- istituire una conferenza provinciale quale luogo di rappresentatività costituito dai diversi soggetti coinvolti: dirigenti scolastici, docenti, associazioni genitori, consulta degli studenti, rappresentanti sociali ed economici, con l’obiettivo di determinare il riassetto organizzativo della rete scolastica.”
(da Ufficio Stampa)
Fonte: http://vionline.provincia.vicenza.it/n-provincia.php/518
“La scuola del futuro: politiche scolastiche e politiche territoriali a confronto” è il titolo del convegno che Provincia di Vicenza e Snals-Confsal (Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola) organizzano per sabato 18 aprile dalle 9 alle 13.30 nell’Aula Magna dell’Università di Vicenza in stradella San Nicola.
“Il federalismo scolastico previsto dalla nuova riforma della scuola –esordisce l’Assessore Provinciale all’Istruzione Morena Martini- è una grande opportunità, che deve essere colta mettendo a confronto tutte le persone, le forse sociali e le istituzioni che, a vario titolo e per diverse problematiche, sono coinvolte nella scuola e per la scuola”.
Di qui l’idea di un seminario che, dopo i saluti di Attilio Schneck per la Provincia, Elena Donazzan Assessore regionale all’istruzione, Achille Variati Sindaco di Vicenza e Franco Venturella dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, propone le riflessioni di Maria Grazia Nardiello e Alberto De Toni del Miur, Carmela Palumbo dell’Ufficio Scolastico Regionale, Morena Martini Assessore Provinciale, Doriano Zordan e Marco Paolo Nigi dello Snals, Leopoldino Lago moderatore.
Il Seminario rappresenta un importante appuntamento per conoscere dai protagonisti le linee fondamentali della riforma dell’istruzione scolastica superiore. “E’ necessario –commenta la Martini- concentrasi sulla valorizzazione delle potenzialità del territorio, instaurando rapporti stabili tra le istituzioni scolastiche e i soggetti che hanno interesse ad operare nel campo dell’istruzione e della formazione. Ciò è essenziale per ridare slancio alla modernizzazione del Paese e alla sua competitività sulla scena globale, creando in ogni Regione un patto che faccia della scuola uno strumento strategico per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dei contesti territoriali. Se pensiamo alla nostra realtà economica produttiva, vanno ulteriormente rafforzate, anche se già sono attive, le collaborazioni con le associazioni di rappresentanze economica, per dare efficacia ai legami tra l’istruzione e la formazione e per venire incontro alle prospettive offerte dal mondo del lavoro.”
Sarà compito della Regione e degli Enti locali ricercare i percorsi più idonei per dare le risposte operative al cambiamento. La Provincia, in particolare, avrà un ruolo importante nel processo di riorganizzazione della scuola superiore.
La futura riforma della scuola superiore prevede, quanto all’istruzione liceale, che i percorsi a indirizzo tecnologico non siano più liceali ma tecnici. Quanto, invece, all’istruzione tecnica, si fa la distinzione tra gli indirizzi tecnici e gli indirizzi professionali, evitando le sovrapposizioni. Nell’ambito dell’istruzione tecnica, potranno essere costituiti percorsi post-diploma alternativi a quelli universitari. Tali percorsi potranno completare la preparazione tecnica acquisita con il diploma su specifici settori richiesti dal territorio. Quanto all’istruzione professionale, per finire, la riforma prevede percorsi professionali con il conseguimento del diploma statale con l’esame di Stato quinquennale.
“E’ nostra volontà –conclude la Martini- istituire una conferenza provinciale quale luogo di rappresentatività costituito dai diversi soggetti coinvolti: dirigenti scolastici, docenti, associazioni genitori, consulta degli studenti, rappresentanti sociali ed economici, con l’obiettivo di determinare il riassetto organizzativo della rete scolastica.”
(da Ufficio Stampa)
Fonte: http://vionline.provincia.vicenza.it/n-provincia.php/518
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